Preventivo SEO: parliamo ancora di link building?

Preventivo SEO

Fare SEO (Search Engine Optimization) non è facile (come alcuni forse pensano), e di conseguenza anche fare un preventivo SEO richiede tempo, studio ed impegno.

E’ quasi impossibile dare una risposta comprensibile e sintetica al cliente tipo, che ti chiede cose come: “quanto mi costa essere primo su Google?“.

Naturalmente, ogni professionista può scegliere un modo diverso per quantificare la sua richiesta, ad esempio in base alle ore di lavoro, oppure in relazione agli obbiettivi raggiunti, o creando mix tra queste due soluzioni.

C’è poi la possibilità di creare un vero e proprio listino prezzi, ma personalmente, vista la grade quantità, e complessità, delle variabili in gioco, non è una soluzione che mi aggrada particolarmente.

Per creare un preventivo SEO, per prima cosa si deve parlare con il cliente, e fissare assieme degli obbiettivi. Se lui non sa cosa vuole (cosa molto probabile) dovremo aiutarlo a capirlo, o meglio ancora a capire di cosa ha realmente bisogno. Ad esempio, non ha realmente bisogno di essere primo su Google, e neanche di avere più visite, quello che realmente gli serve, è vendere di più. Ovvero ricevere più visite da persone interessate a quello che propone, e disponibili ad acquistarlo. Per ottenere questo, non è detto che serva essere primi su Google, e soprattutto non è detto che serva esserlo con le parole (keywords) pensate (o sognate la notte prima) dal cliente.

Il preventivo SEO, non è un semplice preventivo, almeno per come lo vedo io, ma una sorta di strategia, di piano d’azione, che parte da uno studio preliminare, che individua delle azioni da compiere, fissa degli obbiettivi e, nel farlo, indica naturalmente (è pur sempre un preventivo) delle richieste economiche.

Alcuni, sia tra i clienti (e questo lo posso capire e perdonare), che tra gli addetti ai lavori (e qua è più grave) pensano ancora che fare SEO sia solo ottenere link, magari comprandoli.

Un tempo, la link building, era effettivamente il cuore, o almeno un rene, della strategia SEO, oggi però anche se i link sono ancora importanti, il modo di “costruirli” è decisamente cambiato.

Google si è dotato di sistemi sempre più sofisticati per riconoscere i link naturali e per penalizzare i siti che hanno creato link artificiali.

Creare un listino prezzi per i link da inserire in un preventivo SEO, è pertanto una follia. Tuttavia, inserire una strategia di content marketing, atta a creare contenuti di qualità, che incentivino le condivisioni, e permettano di ottenere qualche link, è invece una buona mossa.

Ci sono poi molti altri fattori, spesso troppo sottovalutati, che dovrebbero invece far parte di un buon preventivo SEO, ad esempio interventi che mirino ad un aumento, non solo della qualità del sito, partendo dai suoi contenuti, ma anche della sua usabilità. I siti devono essere veloci, facili da navigare (anche da mobile), e in grado di dare risposte utili, a chi ha effettuato una ricerca sui motori.

Detto questo, se chiedete un preventivo per l’ottimizzazione del vostro sito, e il SEO in questione vi pone un sacco di domande, non prendetelo per pazzo, o per un rompi scatole, sta solo facendo il suo lavoro, e non è un lavoro facile.

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