Creare buoni contenuti è solo il primo passo

Maurits Cornelis Escher - Mani che disegnano

Ultimamente si fa un gran parlare di content marketing e, ancor prima che questa definizione fosse di gran moda, era già chiaro a molti, almeno tra gli addetti ai lavori, che i contenuti sono fondamentali per un sito web, così come per ogni progetto che intenda comunicare qualcosa, rispondere a delle domande, creare valore.

Molte aziende, grandi e piccole, hanno capito, o stanno capendo (non è mai troppo tardi) l’importanza di avere un blog, e di curare la propria presenza sui social network.

Creare dei buoni contenuti però non basta, è solo il primo passo di una strategia di content marketing, successivamente, o meglio, parallelamente, questi contenuti vanno distribuiti, o se preferite, resi visibili.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio cos’è un buon contenuto. Avrete certamente sentito parlare di contenuti originali, ben scritti, frequentemente aggiornati, e altre validissime pratiche. Troppo spesso però ci si concentra sulle richieste dei motori di ricerca, più che su quelle di chi ci legge.

Un buon contenuto deve essere interessante, e possibilmente utile, per i visitatori del nostro sito. Se un contenuto (testo, foto, video, ecc.) viene considerato valido, è probabile che siano i nostri stessi visitatori a condividerlo e a risolvere, almeno in parte, l’annosa questione della visibilità dello stesso.

Anche affidarsi al buon cuore di chi, liberamente e senza nessun ritorno, decide di condividere i nostri contenuti però, come è facile intuire non basta, almeno all’inizio e/o finché non diverremo, ammesso di riuscirci, dei “fenomeni virali”.

Serve una strategia precisa e, cosa molto importante, servono degli investimenti, sia sul piano del tempo e delle competenze, che su quello squisitamente economico, ad esempio per l’acquisto di spazi pubblicitari.

Da recenti studi (riportati anche dalla rivista americana Forbes) pare che solo il 25% dei produttori di contenuti per il web investano adeguatamente nella promozione del proprio lavoro, e questo è veramente un peccato. Voi come vi muovete per dare visibilità ai vostri contenuti?

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