Ha confessato di avere infettato 250.000 computer: rischia una multa di quasi due milioni di dollari e fino a 60 anni di carcere. È John Schiefer, un hacker di 26 anni, che ha confessato a Los Angeles di aver carpito le identità di migliaia di persone intercettando le loro comunicazioni in internet e entrando nei loro conti bancari, oltre ad aver frodato di 19.000 dollari la compagnia di pubblicità online Simpel Internet, che lo aveva arruolato come consulente.