Personalmente credo che nei prossimi 50 anni la grande ‘evoluzione’ che abbiamo potuto notare tutti nell’infomatica e nell’elettronica di consumo (basti pensare a pc e cellulari e a come siano cambiati negli ultimi 20 anni) si sposterà, per verso la robotica…
Alcune avvisaglie di cosa accadrà possiamo già coglierle imbattendoci in articoli come questo:
Non avendo tempo – sostiene – per cercarsi una ragazza vera, l’ingegnere canadese di origine giapponese Le Trung, 33 anni, ha pensato di crearsela impiegando due anni e 15.000 dollari canadesi, vendendo l’auto e coprendosi di debiti.
Il risultato del suo lavoro è Aiko, un androide dalle sembianze femminili (una giovane ragazza giapponese di circa 20 anni) e, dal punto di vista tecnico, è decisamente notevole.
Alta 152 cm e dotata di pelle in silicone, sa parlare l’inglese e il giapponese grazie alle 18.000 frasi che ha memorizzato; inoltre sa anche leggere, associare nomi e volti (ne riconosce 300 al secondo) e rispondere alle sollecitazioni.
Il suo corpo è dotato di sensori che le permettono di capire se viene toccata e distinguere per esempio una carezza dal solletico per reagire di conseguenza.