Ci sono tante battaglie che chi fa il mio lavoro deve combattere ogni giorno, una delle più snervanti è far capire alle aziende che non devono aprire un profilo Facebook, ma bensì una pagina.
Ci sono poi quelli che, recepito questo messaggio, aprono, chissà poi per quale motivo, un secondo profilo solo per fargli gestire la loro pagina e, “naturalmente”, lo aprono con un nome falso.
Il senso di tutto questo sinceramente mi sfugge, ma sono cose viste e riviste, purtroppo. Ad ogni modo Facebook, come noto, si vuol fare tutti i fatti vostri e, in primis, vuole sapere il vostro nome, quello vero ovvio.
D’altra parte il primo scopo di Facebook è ritrovare vecchi amici, e istaurare contatti con persone “reali”, con tanto di nome e cognome, associati (si spera correttamente) ad una faccia.
Spesso in passato Facebook ha chiuso profili fasulli, così come profili di aziende, che violano i termini di utilizzo del servizio.
Ora il noto social rincara la dose e, nei giorni scorsi, ha iniziato ad eliminare vari account che usavano nomi falsi, concentrandosi in questo caso sulle drag queen, che ovviamente usano nomi d’arte.
Le drag queen di San Francisco non l’hanno presa per niente bene e hanno protestato fino ad ottenere un incontro con i vertici di Facebook per trattare una sorta di eccezione alle policies del servizio.
La questione però non è di facile soluzione, e di certo si tornerà a parlarne, intanto, se non siete una drag queen cercate di usare il vostro vero nome, e di “metterci la faccia”.