È da un po’ che se ne parla, e alla fine ho deciso di dire anche io la mia su questa “scottante” faccenda. Scottante tra virgolette, perchè personalmente mi pare un po’ la scoperta dell’acqua calda, molti se non tutti, sapevano che esiste il mercato degli amici, dei follower e di ogni altra cosa, ma tant’è… al momento pare di moda parlarne.
Mi pare che una delle prime cose che ho letto su questa tematica sia stato un articolo del Sole 24 ore.
Ecco come comprare 50mila (finti) follower su Twitter e Facebook per 20 dollari. È il mercato nero 2.0
È un mercato nero fatto di faccine, ma spesso dietro non c’è nessuno. Solo algoritmi e software, nel migliore dei casi utenti più o meno consapevoli. Dietro al balzo di follower di personaggi o aziende su Twitter, o di “Mi piace” sulle fan page su Facebook, spesso ci sono servizi ad hoc che, nonostante le policy dei social network lo vietino, permettono di aumentare a dismisura il numero di contatti.
Ecco il link per leggerlo integralmente: www.ilsole24ore.com/art/…/ecco-come-comprare-50mila
Dopo questo articolo s’è alzato un notevole polverone, tanti ne hanno parlato sui loro blog, e c’è stata anche un po’ di caccia alle streghe, o meglio di caccia all’amico, al fan o al seguace più o meno farlocco.
Tra gli ultimi contributi che ho letto a riguardo c’è stato quello di Marco Camisani Calzolari, docente di Comunicazione Aziendale e Linguaggi Digitali allo IULM, che ha pubblicato una ricerca scientifica sui followers delle grandi aziende italiane su Twitter. Scopo della ricerca era di stabilire quanti fossero, in percentuale, quelli “fasulli” cioè non umani, ma generati da sistemi automatici.
La stampa nazionale ha riportato la cosa ponendo l’enfasi sulle cifre: alcune delle aziende analizzate avrebbero percentuali vicine al 45%. Si è parlato subito di cifre non realistiche, dovute, secondo alcuni, a errori metodologici. Critiche alle quali Camisani Calzolari replica serenamente: “La mia ricerca è seria e ben argomentata“.
Fonte: Followers robot su Twitter? Alcune riflessioni sulla ricerca di Camisani Calzolari (ninjamarketing.it)
Va detto poi, che oltre ai Followers “robot” ci sono quelli umani che però parlano una lingua diversa da quella dei nostri tweet, ad esempio, se uno scrive solo in italiano ed ha migliaia di indiani o cinesi che lo seguono, forse li ha comprati al discount.
Come dicevo in apertura, è un po’ come scoprire l’acqua calda.
Comprare degli “amici” su Facebook, o Follower su Twitter, all’estero costa molto meno che da noi in Italia, d’altra parte il bacino d’utenza è molto più ampio, ecco perchè spesso ci sono “problemi linguistici”.
Personalmente non mi sento di condannare nessuno, ne il privato che tristemente, si compra un po’ di finta popolarità, ne le aziende, grandi e piccole, che lo fanno o, magari, si affidano ad agenzie che poi lo fanno loro, facendo ovviamente la cresta sul prezzo.
D’altra parte poi va detto che difficilmente la gente lascia commenti o si iscrive ad una pagina vuota, sconosciuta, priva di amici, seguaci o quel che sia. È un po’ un serpente che si morde la coda, per essere popolari bisogna essere popolari, e da qualche parte bisogna pur iniziare.
Personalmente vi sconsiglio comunque di fare questi acquisti, più che altro perchè davvero poco efficaci. Puntate sulla qualità, sull’originalità, lavorate duro ed abbiate pazienza. Il passaparola, vero, autentico, e (spesso) gratuito, vi premierà.
Tra i tanti siti, in Italia e all’estero, che vendono ogni genere di cosa, vi segnalo un sito italiano: piufan.it che NON vende Follower o altro, ma permette di “scambiare favori” del tipo, tu segui me ed io seguo te, che poi è un po’ la dinamica base delle reti sociali. Nono solo permette di far salire il numero dei Fans Facebook e dei Twitter Followers, ma anche portare visite ad un sito o ad un video Youtube, +1 su Google Plus, Stumbleupon Followers, Digg Followers, Twitter ReTweets, e molto altro ancora…
Certo potreste obbiettare che è un tantino al limite dei regolamenti dei vari social, ma siccome è un sito italiano e, una volta tanto, originale per la sua funzionalità, lo segnalo, non perchè vi consiglio di registrarvi, ma giusto per farvi sapere che esiste.
Un pensiero su “I Follower taroccati”
Condivido pienamente quanto detto. Una pagina senza Fan è triste, ma comprarseli al mercato non è certo la scelta migliore.