Chi segue questo blog o m’ha “incrociato” online da qualche parte, saprà che mi occupo principalmente di contenuti per il web. Fondamentalmente scrivo cose.
Si parla sempre dell’importanza dei contenuti, che devono essere originali, utili, interessanti, ecc.
Spesso però si finisce per produrre banalità, se non vere e proprie cavolate, solo per inseguire qualche visita e qualche click. Si riempiono pagine e pagine, siti e siti, di cose dette e ridette. Di informazioni delle quali non si sono verificate le fonti. Di banalità. Ci vorrebbe più etica? Forse si. Forse basterebbe dare maggiore peso a quella che è la nostra materia prima: le parole.
Chi si occupa di contenuti (testuali, ma non solo) lavora con le parole, ma in molti casi dimentica cosa questo significhi.
Le parole danno forma ai pensieri e creano il mondo in cui viviamo. Plasmano la nostra realtà. La parola è una straordinaria forza creativa, anzi creatrice. Non andrebbe mai mortificata e banalizzata.
Ci sarà probabilmente stato un momento della vostra vita, magari quando eravate bambini, nel quale avreste voluto cambiare il mondo, migliorarlo. Oggi scrivete di gossip per qualche euro ad articolo? Qualcosa è andato storto!
Potete ancora rendere il mondo un posto migliore e potete farlo usando (bene) le parole. Create quello che volete per voi e per i vostri lettori, usando il potere della parola. Il resto è una perdita di tempo, per tutti.