Pokémon Go è tra le mode, o meglio i tormentoni di questa estate. Online, ma pure offline, è pieno di snob, saccenti e professoroni, che criticano i giovani (e meno giovani) che sprofondano nel divano mentre giocano con la loro console. I benpensanti li vorrebbero far uscire di casa. Peccato che quando questi si alzano, escono e vanno a giocare a Pokémon Go nelle città, visitando peraltro dei luoghi di interesse, continuano comunque a criticare. Criticare tutto e tutti, sempre, sembra essere la loro ragione di vita. Magari dovrebbero iniziare a farse una di vita.
Cos’è Pokémon Go
Per i pochi che ancora non lo sanno, ecco cos’è Pokémon Go (in estrema sintesi eh). Si tratta di un videogioco free-to-play, sviluppato da Niantic e basato su realtà aumentata geolocalizzata con GPS. Più semplicemente, è un’app che si installa sullo smartphone e consente di andare in giro a dare la caccia ai Pokémon, i simpatici personaggi di un celebre cartone animato giapponese e di vari altri videogames, che anche in passato hanno ottenuto enorme successo.
Perché parlo di Pokémon Go
Ora, perché parlo di Pokémon Go? Non solo perché in questi giorni ne parlano tutti, non solo perché è un argomento leggero, perfetto per un post estivo, ma perché è un argomento che è giusto trattare in un blog come il mio, che parla di web marketing.
In genere sul mio blog non parlo di videogiochi, non sono un appassionato, ma Pokémon Go non è solo un gioco o meglio, non è un gioco come gli altri. Per certi versi è un’app banale, nulla di nuovo rispetto alle dinamiche che stanno dietro l’album di figurine, solo che qui si collezionano mostriciattoli. Va poi detto che ognuno ha la sua storia, le sue caratteristiche, può evolversi e sfidare altri Pokémon… Insomma la cosa è un po’ più complessa, però di certo il fulcro è andare a caccia di sti cosi e cercare di collezionarli tutti, compresi i più rari.
Perché quindi ho deciso di parlarne sul mio blog? Beh perché oltre ai Pokémon, da cercare in giro per la città, alle palestre nelle quali sfidare altri giocatori, ci sono poi dei “Pokestop”, luoghi dove è possibile ricevere gratis strumenti utili, anzi indispensabili alla caccia dei Pokémon, come esche e soprattutto le Poké Ball.
Le Poké Ball sono delle sfere che vanno lanciate sull’animaletto e servono per catturarlo e farlo entrare nella nostra collezione.
Il successo di Pokémon Go nel mondo è enorme, l’app a più utilizzatori di quella di Twitter. Se girate per la vostra città non vi sarà difficile trovare persone che camminano con gli occhi fissi allo schermo dello smartphone per cercare Pokémon o per raggiungere un Pokestop.
Cosa succede se un raro Pokémon è dentro un bar? Che la gente ci entra e magari prende anche un caffè o un gelato. Cosa succede se un ristorante è un Pokestop, che la gente ci va per fare il pieno di Poké Ball.
Per chi non si limita a criticare e a liquidare ogni cosa come una moda passeggera e insulsa, Pokémon Go è una buona occasione per fare affari. Ecco perché ne ho parlato.