Molti non addetti ai lavori, che quotidianamente usano gratis i tanti servizi di Google, come Maps, Gmail, o YouTube, spesso si chiedono come faccia Google a guadagnare. In realtà la risposta è piuttosto semplice.
Iniziamo col dire che su Internet nulla, a differenza di quanto si possa pensare, è gratis. Non sempre si paga con il proprio denaro, più spesso si paga, ad esempio con i propri dati personali, che nelle mani “giuste” possono diventare per le aziende un’importante risorsa (economica).
Va detto poi che poche aziende, come Google, diversificano i propri modelli di business e, di conseguenza, le proprie entrate.
Ad esempio Google guadagna dalla vendita di app Android, gusto per dirne una. Ha poi un’infinità di brevetti, in moltissimi settori, e oltre al software, collaborando anche con altre aziende, produce hardware, si pensi a smartphone e tablet, così come ai Google Glass.
Una delle maggiori entrate per Google è comunque rappresentata dalla pubblicità. Un mercato in costante evoluzione, che continua a crescere e, per molti versi, a sorprendere.
La pubblicità online ha parecchi vantaggi rispetto a quella effettuata su altri canali, come tv, radio, carta stampata o cartellonistica. In primis, i risultati delle campagne online sono molto più facili da misurare, inoltre è possibile realizzare campagne pubblicitarie anche con budget molto contenuti, in base alla propria disponibilità, alle proprie esigenze ed obbiettivi.
Mentre è impossibile sapere quante persone vedono una pubblicità su una rivista, e quanti, tra quelli che la vedono, acquistano poi quel prodotto. Online è facile misurare visualizzazioni, click, e anche sapere quanti di quelli che hanno cliccato, provenendo da una determinato sito, hanno poi effettuato l’acquisto, inoltre è possibile conoscere molte altre informazioni. utili ai fini del marketing, ad esempio se il visitatore/cliente, era già stato sul nostro sito o meno, da quale regione si collega, che browser usa, e un’infinità di altri dati.
Analizzando queste informazioni, ad esempio, si capisce subito come sia in continua crescita il numero di persone che naviga, e di conseguenza vede pubblicità, fa acquisti, ecc. collegandosi da smartphone e tablet.
Questo cambio nei comportamenti delle persone ha portato ad una significativa crescita del mercato pubblicitario su mobile.
Nell’ultimo trimestre i ricavi pubblicitari di Google hanno fatto registrare un incremento del +22%, in gran parte proprio grazie alla crescita delle inserzioni su mobile.
Questi dati superano in modo significativo e previsioni fatte dagli analisti di settore, sono invece un po’ meno buoni di quanto si aspettasse lo stesso Google.
Ad ogni modo, così come è importante realizzare siti fruibili da mobile e, come ho scritto in questo post, anche contenuti ottimizzati per smartphone e tablet, anche la pubblicità, in base a questi dati, potrebbe in alcuni casi, richiedere degli aggiustamenti, per essere maggiormente incisiva e, ad esempio, portare a specifiche azioni pensate proprio per l’utente mobile, come chiamare un dato numero o scaricare un’app.
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